Web 2.0: storia, strumenti ed evoluzione

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Il Web 2.0, ha migliorato il modo in cui l’utente interagisce con i contenuti, di cui ora non è solo fruitore, ma anche possibile creatore. Ha reso internet accessibile ai meno esperti a livello digitale, segnando un’incredibile svolta nell’era dell’informazione digitale.

Nel web 2.0. l’utente diventa content creator

È l’evoluzione del Web 1.0., che cambiò il modo di consultare le informazioni, grazie alla sua struttura formata da collegamenti che favorivano gli utenti nell’azione di approfondire determinati argomenti.

Nel Web 2.0, invece, è l’utente stesso ad aumentare il numero di contenuti disponibili su internet. Scopriamo insieme quali sono state le tappe di questo cambiamento e quali sono gli strumenti che lo caratterizzano.

Cos’è cambiato con il Web 2.0

Il web 2.0 ha trasformato la comunicazione su internet da unilaterale a bilaterale. L’utente non si limita a ricevere messaggi, ma è attivo e sollecitato alla risposta e all’interazione con altri utenti che formano la community o fanbase.

I social network e le community sono elementi di rilievo del Web 2.0
I social network e le community sono elementi di rilievo del Web 2.0

La prima persona che utilizzò il termine Web 2.0 fu Dale Dougherty in una sessione di brainstorming con l’irlandese Tim O’Reilly, riconosciuto invece come l’autore della prima definizione ufficiale.

Per O’Reilly il Web 2.0 è una piattaforma in continuo aggiornamento che migliora con l’aumento degli utenti, che creano e consumano contenuto in una rete architettata per la partecipazione.

Lo stesso O’Reilly nel 2011 difinì il Web 2.0. come obsoleto, seppur solo recentemente si è cominciato a parlare di Web 3.0.

Il futuro del web sarà infatti una rete basata sull’intelligenza virtuale, l’elaborazione automatica e l’evoluzione del 3D con l’implementazione del metaverso.

Il metaverso segnerà il passo verso il web 3.0.

Gli strumenti che hanno segnato il Web 2.0

Nel web è possibile consultare diverse piattaforme come blog e reti sociali, che si alimentano del contenuto generato dagli utenti.

Molte di queste piattaforme offrono una remunerazione ai creatori di contenuti, in quanto hanno interesse ad aumentare il numero di visualizzazioni e quindi migliorare la visibilità delle inserzioni.

Wikipedia

Nata nel 2001, Wikipedia è una piattaforma collaborativa che conta con 55 milioni di voci in oltre 300 lingue. Cresce grazie al contributo degli utenti, che possono modificare, aggiungere o eliminare informazioni, grazie ad un editor interno di semplice utilizzo.

I blog

I blog sono uno degli strumenti principali del web 2.0. Il loro nome deriva da una stroncatura del termine weblog (diario della rete), utilizzato per la prima volta da Jorn Barger nel 1997. La persona che scrive un blog viene chiamata blogger.

Questo strumento è cresciuto grazie alle possibilità del web 2.0, che ha permesso a utenti non esperti di creare pagine e contenuti senza necessità di conoscere i codici html.

Nei primi anni 2000, i blogger avevano molta considerazione nel web. Il loro punto di vista generava le tendenze dominanti, prorio come gli odierni influencer dei social network.

I social network

Le reti sociali sono delle piattaforme che si basano su collegamenti tra persone per affinità di interessi, per rapporto familiare, di amicizia, lavorativo o, raramente, in maniera del tutto casuale.

Gli utenti che pubblicano contenuti vengono definiti Content Creator ed hanno la possibilità di generare guadagni in base al numero di persone raggiunte.

Queste possibilità di guadagno sono il motivo della nascita di Content Creator sempre più assidui e presenti, fino ad essere definiti influencer, in quanto possono creare tendenze e influenzare l’opinione di gran parte della propria utenza.

Un content creator capace di raggiungere un gran numero di utenti viene definito influencer

Facebook è la rete sociale più famosa al mondo, sebbene non sia la più antica. Fu creata nel 2004 da Mark Zuckerberg, ai tempi un semplice studente dell’Università di Harvard.

Sebbene inizialmente questa rete non prevedesse usi commerciali, nel tempo è diventata indispensabile per le aziende e per i mezzi d’informazione.

Facebook ed altri social network hanno modificato più volte la loro policy sulla proprietà intellettuale e le policy sul trattamento dei dati. Infatti, i social network collezionano vari tipi d’informazioni personali; questi dati vengono usati per finalità semplici come suggerire contenuti, ma anche per definire e limitare il target di campagne pubblicitarie online.

YouTube

A volte considerato una rete sociale poiché permette di interagire con un vasto pubblico, è in realtà una piattaforma Web 2.0 basata sulla condivisione di video generati dagli utenti. Venne ideato nel 2005 da Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim.

Nel suo anno di lancio, YouTube ottenene più di 100 milioni di visualizzazioni, attirando l’attenzione di Google, che acquistò la piattaforma nel 2006.

Il diffondersi degli smartphone ne hanno favorito la crescita, rendendo più semplice sia il consumo di video sia la generazione e condivisione degli stessi.

Quest’interesse verso il materiale audiovisivo è alla base della nascita di social network come Instagram e TikTok, nonchè di servizi di streaming come lo stesso YouTube o Twitch.

Web 2.0. come mezzo d’informazione

Negli anni ‘90 l’internet diventò un mezzo a molti accessibile e rivoluzionò le strategie di giornalisti, opinionisti e aziende. Il web rompeva le barriere territoriali, inoltre le campagne pubblicitarie su questo mezzo richiedevano un costo minore rispetto a strumenti come giornali, radio e televisioni.

In ogni caso, il Web 1.0 si basava su una comunicazione di tipo annunciante – recettore, dove quest’ultimo occupava una posizione passiva. In parole povere, Internet aveva gli stessi limiti di radio e televisione.

Negli anni 2000, con l’abbassamento dei costi dei PC, con un graduale miglioramento dell’interfaccia utente e con l’avvento del Web 2.0, il recettore diventò capace di incidere con la sua opinione, o feedback, e si trasformò in un amplificatore del messaggio.

Oggi, i social sono una delle principali fonti di notizie, grazie alla semplicità con cui il cittadino entra in contatto con il contenuto digitale. Esistono diverse pagine che offrono gratuitamente l’accesso alle notizie del giorno, con un’immediatezza che giornali e siti internet ovviamente non possono offrire.

Fake news

Con il crescere dell’utenza influenzabile, sono aumentate anche le pagine specializzate nel diffondere fake news, ovvero notizie false. Seppur quest’usanza possa sembrare una semplice fonte di diversione, in realtà nasconde anch’essa finalità economiche e politiche.

Per proteggersi dalle fake news, social network come Twitter e Facebook migliorano costantemente il proprio algoritmo per segnalare automaticamente l’utente malintenzionato e ridurre il numero di persone raggiungibili attraverso i suoi post.

Il Web 2.0 ed il futuro

Nel corso degli anni ci sono state diverse definizioni di Web e Web 2.0. A volte le differenze e i limiti sono stati solo concettuali, in quanto è difficile attribuire alcuni strumenti ad una versione piuttosto che a quella anteriore.

Pensiamo per esempio ai blog. È innegabile che siano uno degli strumenti principali dell’era 2.0, ma allo stesso tempo è bene ricordare che negli anni ’90 erano già disponibili un gran numero di blog generati in codice html.

Anche in riferimento al Web 3.0 è bene ricordare che l’intelligenza artificiale non sarà una pregorativa di questa nuova era, in quanto molti sistemi odierni implementano già l’automazione.

Per finire, la realtà virtuale è un concetto in voga già dagli anni ’60, anche se è innegabile che il Web 3.0. possa definitivamente dare il via ad una sorta di vita virtuale.

Se quest’articolo ti è piaciuto ricorda di lasciare un commento, inoltre ti consiglio di leggere quest’articolo riguardo all’influenza che il web 2.0. ha avuto sul mondo del calcio.


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