Nel mondo accelerato dei social media, la creatività deve andare di pari passo con l’ottimizzazione algoritmica. È l’arte di sapersi adattarsi alle regole della nuova era dell’informazione digitale. Ogni social network ha infatti il suo specifico set di algoritmi, ognuno con la sua formula segreta per determinare ciò che prospera nel feed degli utenti.
Conoscenza, Sperimentazione e Comunicazione
Il nostro viaggio parte dal cuore della strategia sui social network: la conoscenza della piattaforma. Solo attraverso l’esperienza e la sperimentazione continua sarà possibile padroneggiare le tecniche che incantano questi algoritmi. Interazioni immediate da parte del nostro pubblico e corretto uso degli hashtag sono parte degli elementi di questa ottimizzazione algoritmica che favorisce il successo in questo primo passaggio.
Ma cosa succede dopo aver fatto breccia nel codice? A quel punto la vera prova sarà catturare l’attenzione dell’utente. Le tecniche di psicologia e cinesica – l’arte del movimento del corpo – possono essere usate per creare un impatto nei primi tre secondi, il periodo critico in cui gli utenti decidono se restare o scorrere oltre.
Mantenere l’interesse dell’utente per i successivi 5-10 secondi può invece trasformare un semplice post in un contenuto virale. Il Creative Thinking ci permetterà di differenziarci nell’oceano di contenuti futili che popolano la piattaforma, generando così una connessione immediata. Sarà quindi il messaggio a convincere le persone a restare e a essere partecipi di una community che condivide dei valori con lo stesso creator.
Social Network e Creative Thinking
La creatività nel social media management non ha confini e può essere alimentata da fonti tanto sorprendenti quanto i nostri stessi sogni. Come dimostrato da numerosi studi, i sogni sono in grado di stimolare il pensiero creativo e il problem solving, facendo emergere idee e concetti innovativi spesso trascurati.
Ill ruolo del pensiero creativo nel mondo digitale è un concetto ampiamente esplorato nel documentario “Everything is a Remix“. Quest’ultimo esamina l’arte e la scienza del remixing come una forma di innovazione, ricordandoci che la creatività è spesso una reinvenzione o un’estensione di ciò che è già esistente. Quanto già esistente può infatti a dar vita a opere derivate o inedite, sottolineando l’importanza dell’ispirazione nel processo creativo.
I social network hanno il potenziale di essere incubatori di creatività, ma questo è spesso limitato dalle esigenze degli algoritmi. Tuttavia, se progettati con l’intenzione di promuovere l’innovazione creativa, potrebbero rivoluzionare il nostro approccio al pensiero creativo nel mondo digitale e diventerebbero catalizzatori di nuove idee. Una evoluzione epocale alla pari di quella portata dal web 2.0 e le nuove forme di interazione dell’utente.
Un Equilibrio tra Uomo e Macchina
L’ottimizzazione algoritmica può aprire le porte, ma è la creatività che cattura davvero le persone. Questo è il cuore della gestione dei social media: un equilibrio dinamico tra il dare agli algoritmi ciò che vogliono e al pubblico ciò di cui ha bisogno, ma in modo originale e interessante.
Apprendere, innovare e, soprattutto, eccellere nell’arte di connettersi in modi mai pensati prima rappresenta l’essenza per emergere in questo mondo digitale e meritare il proprio spazio.